FIGURE PUBLIC PROGRAM L’orrore dipinto in volto. Tre paesaggi
20.03.2025
di Roberto Viglino
Una straordinaria gamma di espressioni si inscrive e si cancella senza posa sul nostro volto, come su di una tavoletta di cera. Un testo emotivo inesauribile alla cui traduzione siamo incessantemente intenti. Non è così raro che la vista di un volto possa ingenerare persino un orrore irrimediabile: un’emozione primordiale e feroce che, come uno strale, giunge diritta al cuore dell’umano, gettando un lampo sulla natura ultima dell’umanità. Qualcosa che, come lo sguardo di Medusa, non lascia scampo.
Il lavoro intende riflettere su tre situazioni di questo genere nel tentativo di sondare genealogicamente il senso di tale esperienza. Alcuni dettagli di un caso clinico, il curioso rituale di un grande pittore nella relazione con i suoi ritratti e infine una particolare angolazione del mito di Dioniso innescano suggestioni e lasciano immaginare una trama di fili sotterranei che uniscono i tre paesaggi, alludendo ad una possibile matrice comune dell’orrore.
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