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Pittore italiano, ha partecipato a diverse rassegne d’arte tra cui la Biennale di Venezia nel 1991. La sua pittura risulta spesso ironica, ma sempre impegnata in un confronto dialettico con mezzi di produzione d’immagini. Negli anni Novanta Pusole ha rappresentato una delle figure più importanti per la pittura figurativa italiana, successivamente abbandonata a favore di una pratica pittorica ‘’antinaturale’’, una pittura che non ripeta i segni della realtà, né si limiti alla decostruzione dei segni mediali, ma che vada ricreando in qualche modo l’esperienza.

‘’Io continuo a partire dal paesaggio, che è solo un pretesto: mi interessano la natura, il paesaggio , perché sono il sistema formale più complesso. Io voglio entrare in competizione con il sistema formale più complicato e aperto, quello che rielabora sempre nuove informazioni.’’ Pusole adotta il paesaggio come canovaccio sul quale tessere le proprie forme: è un paesaggio spoglio, composto soltanto da elementi primari.