Mosca

Si avvicina inizialmente alla formalità del minimalismo sviluppando una pratica essenziale basata quasi esclusivamente sulla monocromia grigia, come reazione alla figurazione espressiva tedesca degli anni Ottanta. A queste prime sperimentazioni segue un periodo dedicato quasi unicamente alla fotografia, con cui l'artista indaga strutture architettoniche culturalmente e politicamente significative, dagli edifici del Bauhaus a Tel Aviv alle costruzioni fasciste in Italia. Dagli anni Novanta Förg torna alla pittura, arricchendola di nuovi materiali: a una tavolozza più luminosa e una mano più espressiva si uniscono elementi di scultura, incisione, fotografia e disegno, creando giustapposizioni di media disparati e composizioni minimaliste a griglia.